Che anno è stato il 2001 per la pallavolo italiana? Andiamolo a riepilogare insieme in questo resoconto di un’annata particolare
Difficile definire sotto tono una stagione che ha visto il definitivo rilancio dell’Italdonne e la conferma degli azzurri ai livelli di sempre, sebbene si resti con l’amaro in bocca per il poker mancato.
La prima sorpresa di una stagione intensa arriva il 4 febbraio, in occasione della finale di Tally Cup, la Coppa Italia. La Lube Banca Marche stravince per 3-0 la sua prima coppa su una Sisley Treviso priva di Bernardi e con un Fomin acciaccato. I trevigiani partono bene, Macerata, passata una prima fase di stordimento dovuta forse all’emozione, incomincia a macinare gioco. Sul 25 pari, due servizi vincenti di Fei risolvono il primo parziale.
Nel secondo set la gara è tiratissima. Le battute di Nalbert e compagni mettono in difficoltà la ricezione degli orogranata, Salvador ottiene tre punti a muro che permettono alla Lube di allungare sul 21-16. Chiude Rosalba (25-17) con un diagonale vincente. Il terzo parziale è interamente in mano di Macerata, che al venticinquesimo punto fa esplodere i seimila del Palarossini in un urlo di gioia. La stampa elegge Ivan Milijkovic miglior giocatore del torneo, Alberto Cisolla viene premiato come miglior realizzatore.
Il 17 febbraio, l’Italia femminile si aggiudica il Tally All Star, battendo per 3-1 l’Europa e per 3-0 il Resto del Mondo. Sempre a Pesaro, il 17 novembre, le azzurre batteranno per 3-2 il Resto del Mondo nell’All Star Game, a coronamento di un’annata davvero coi fiocchi. L’attenzione, però, è tutta rivolta verso le fasi finali del campionato. Partiamo dagli uomini. La Noicom Cuneo finisce in testa la regular-season davanti a Treviso, Modena e Milano. Cuneo batte Ferrara ai quarti dei play-off, ma deve poi arrendersi alla vera rivelazione del torneo, l’Asystel di Milano che ottiene il lasciapassare alla finalissima solo al quinto match. Nell’incontro che assegna il titolo la squadra di Montali trova la Sisley Treviso che, in tre gare secche, si era sbarazzata prima del Bossini e poi di CasaModena. Gli orogranata non si smentiscono e diventano campioni d’Italia vincendo la serie per 3-0 (3-2, 3-1, 3-
Tra le donne, invece, la spunta il Capo Sud Reggio Calabria sulla Foppapedretti Bergamo: lo scudetto, però, non verrà assegnato a seguito del cosiddetto “caso Pirv”. A giugno scende in campo la nazionale di Andrea Anastasi nelle fasi finali della World League, a Katowice (Polonia). L’Italia batte ai quarti Cuba e in semifinale la Yugoslavia ma deve arrendersi 3-0 al Brasile, fallendo il poker di successi consecutivi. Sempre in Polonia, a Wroclaw, sono in programma i Mondiali juniores maschili: l’Italia di Santilli perde 3-2 in semifinale da Cuba e viene sconfitta 3-0 dal Venezuela nella finale per il terzo posto. Finirà quarta, ai Mondiali juniores femminili di Santo Domingo, anche la nazionale di Delgado, estromessa dal podio dalla Cina con un secco 3-0.
E’ proprio settembre il mese che ci regala le maggiori soddisfazioni. Ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi vinciamo l’oro con le due nazionali: l’Italia maschile di Kim Ho Chul batte i padroni di casa della Tunisia per 3-1, quella femminile di Marco Bonitta sconfigge per 3-0 la Turchia. Stesso cammino per le due selezioni anche ai Campionati Europei. Gli uomini erano impegnati ad Ostrava, in Repubblica Ceca. Il sestetto di Andrea Anastasi si piazza secondo nel girone di qualificazione dopo aver battuto Ungheria, Germania e Polonia ed essersi arreso a Yugoslavia e Francia.
In semifinale l’Italia batte 3-0 i padroni di casa, stesso risultato con cui deve fermarsi davanti allo strapotere della Yugoslavia. L’argento dell’Italdonne a Sofia, Bulgaria, vale, invece, un oro. Le nostre battono nella poule eliminatoria Polonia, Ucraina e Olanda, agli ottavi la Germania (3-0), ai quarti la Croazia (3-1) e in semifinale la Bulgaria (3-0), per ammainare bandiera bianca in finale, contro la Russia, solo al tie-break. Si torna in Italia e il 22 settembre, ad Agrigento, la Sisley Treviso batte 3-0 la Lube Macerata nel match che vale la Supercoppa Italiana.
Ottobre è il mese delle onorificenze. Il 5, a Buenos Aires, l’Italia viene premiata come squadra del secolo e Lorenzo Bernardi, assieme all’americano Kiraly, miglior giocatore del secolo. Si risolve la diatriba attorno al cartellino di Andrea Gardini, che può così passare da Roma a Modena. Il 31, per la prima volta, il Minetti Vicenza si aggiudica la Supercoppa femminile, battendo in finale davanti al suo pubblico per 3-1 il Foppapedretti. Il 24 novembre, a Ferrara, l’Italia maschile perde per 3-1 contro il Resto del Mondo nell’All Star Game. Nel ranking Fivb, la nazionale maschile termina l’anno al secondo posto dietro la Jugoslavia, quella femminile guadagna un posto e finisce settima.
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