Forse, anche il mitico Fausto Coppi sarebbe stato felice nell’assistere al vittorioso record dell’ora dello strepitoso “disabile” Fabrizio Macchi, l’altra sera, al Vigorelli di Milano.
Proprio in quel magico anello, con una licenza da soldato, sotto il rischio dei bombardamenti, Fausto Coppi ottenne un prestigioso record dell’ora che resistette per un bel po’ di anni. Così, stiamo parlando di una nuova formidabile impresa di Fabrizio Macchi, il 31enne campione disabile varesino: al Velodromo Vigorelli ha ottenuto un grandioso record dell’ora, assolutamente senza precedenti. Macchi è stato “scortato” da un plotone di campioni ed ex campioni e , pur spingendo con la sola gamba destra (la sinistra gli fu amputata all’età di 13anni ..) ha coperto, in 60 minuti, la distanza di km 45.870. Si tratta del verdetto ufficiale dei cronometristi, al termine dei controlli, rispetto al risultato comunicato in un primo momento ( km 45,936). La performance, come previsto, non verrà omologata ma resta il fondamentale gesto atletico.
“Ho dimostrato che si può fare sport tutti assieme, alla stessa maniera – ha dichiarato davanti alle telecamere della Rai – che bisogna avere il coraggio di scavalcare le barriere. Ringrazio ancora tutti i campioni che mi hanno aiutato in questa impresa. La pioggia mi ha infastidito, l’umidità mi ha dato un po’ fastidio, ma è andato tutto benone, sono contento per davvero” ha confessato Macchi, visibilmente stanco, al termine della prova. Seppur infastidito da una pioggia fitta e continua, Macchi ha tenuto l’ora senza mai accusare cedimenti, ben aiutato dai campioni che via via si sono esaltati in questa impresa di gruppo, partendo da Gianni Bugno, Silvio Martinello e Maurizio Fondriest, continuando con Paola Pezzo, Davide Cassani , senza dimenticare Marco Villa, Ivan Quaranta e Mario Cipollini ed, in particolar modo, Francesco Moser.
Il grande campione di Palù di Giovo ha riprovato le sensazioni di quindici anni fa, quando mandò in visibilio i tifosi al Vigorelli con ben due tentativi nel volgere di pochi giorni. Seguito in diretta dalle telecamere di Raisport, Macchi e tanti campioni insieme a lui (tra i quali Alberto Tomba, ospite d’onore della manifestazione) hanno realizzato un’opera importante anche a fine benefico. Dall’inizio della settimana entrante il ricavato della vendita all’asta dei cimeli offerti dai grandi campioni sarà devoluto a favore dell’Associazione Italiana Ricerca contro il Cancro.
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