La 28enne di Castelnuovo di Garfagnana, reduce dalle due magiche settimane di Parigi, si affaccia ai Championship piena di dubbi
Oltre a palpitare per le imprese di Jannik Sinner, che a Parigi si è spinto fino alle semifinali, accarezzando a lungo il sogno della sua prima finale Slam sulla terra rossa, il popolo degli appassionati italiani di tennis si è emozionato di fronte all’incredibile percorso di Jasmine Paolini.
La piccola e tenace tennista azzurra – una versione tutta italica della mitica Arantxa Sanchez – ha raggiunto la finale sia nel torneo di singolare che in quello di doppio, in coppia con Sara Errani. Peccato che in entrambe le occasioni sia sfuggita una vittoria che avrebbe consegnato la toscana alla leggenda dello sport azzurro.
Dopo aver fatto fuori calibri come Elena Rybakina e l’enfant prodige Mirra Andreeva, Paolini nell’ultimo atto ha trovato sulla sua strada la ‘cannibale’ Iga Swiatek, numero uno del mondo, che l’ha dominata in finale con l’eloquente punteggio di 6-2 6-1.
Più combattuta la finale di doppio, match in cui il duo azzurro è stato sconfitto 7-6 6-3 dalla coppia ceco-americana formata da Katerina Siniakova e Coco Gauff. Jasmine è però tornata a casa portandosi un valigia il suo best ranking: la posizione numero 7 della classifica mondiale. Oltre alla soddisfazione di esser stata la prima italiana a raggiungere la finale di uno Slam, in singolare, a 9 anni di distanza dall’ultima volta.
Paolini, arriva l’erba indigesta: l’azzurra è chiamata all’impresa
In vista del prestigioso torneo di Wimbledon – in programma a Londra dal 1 al 14 luglio 2024 – crescono dunque le aspettative sulla tennista toscana. I bookmakers, da sempre attenti a proporre quote che rispecchino le reali possibilità di un atleta in un torneo, sembrano però snobbare Jasmine, proponendo quote da impresa
Il successo della tennista italiana è infatti quotato a 75 su Snai e a 101 dagli analisti di William Hill. Influiscono sicuramente i risultati finora non esaltanti di Paolini sull’erba, come riportato puntualmente da Agipronews. Nel 2023, per esempio, la sua avventura a Wimbledon si fermò subito al primo turno.
Anche nel 2022, complice un sorteggio non certo benevolo, Paolini fu sconfitta all’esordio, battuta in tre set da una certa Petra Kvitova, già vincitrice dei Championships nel 2011 e nel 2014.
Insomma, le premesse per un’altra gloriosa cavalcata verso la finale non ci sarebbero. Sarebbe però un errore sottovalutare la tenacia e la sagacia tattica di Jasmine, che farà di tutto per uscire dall’All England Club con un risultato prestigioso.