Tennis, appenderà ufficialmente la racchetta al chiodo dopo i Giochi Olimpici di Parigi: pronto a dire addio
La Gran Bretagna ha dalla sua, finalmente, un paio di tennisti su cui fare veramente conto. Da una parte c’è Katie Boulter, tra le protagoniste indiscusse di questa stagione ormai giunta al giro di boa. Dall’altra c’è Jack Draper, la cui prestazione tedesca (ha battuto Matteo Berrettini in finale a Stoccarda) ha convinto proprio tutti. Quello vinto sull’erba è stato solo il primo titolo della sua carriera nel circuito maggiore, ma il ragazzo promette molto bene.
E mentre le nuove leve sbocciano e fanno faville a tutte le latitudini, il Paese si prepara a dire addio a colui il quale ha portato alto, in giro per il mondo, la Union Jack. Parliamo di Andy Murray, che sappiamo essere stato, insieme ai Big Three, uno dei campioni più amati e indimenticabili della vecchia guardia del tennis. Lo abbiamo visto allentare la presa torneo dopo torneo, non perché non abbia più voglia di giocare, ma perché gli acciacchi fisici sembrano non volergli dare tregua. E sapevamo bene, non avendone lui fatto mistero, che questa sarebbe probabilmente stata la sua ultima stagione.
Ciò nonostante, vuole ancora concedersi un’ultima possibilità, tanto è vero che, destino permettendo, parteciperà ai Giochi Olimpici di Parigi. È notizia delle scorse ore che lo scozzese ha ricevuto una wild card dall’ITF e che concorrerà al di là delle Alpi sia nel tabellone di singolare che di doppio. Sul fronte maschile, insieme a lui, oltre al già citato Draper, ci saranno anche Daniel Evans, con cui gareggerà in coppia, e Cameron Norrie, più il rodatissimo duo composto da Neal Skupski e Joe Salisbury.
Completeranno la rosa britannica Heather Watson, Harriet Dart, Maia Lumsden e l’osservata speciale Boutler.
Se da una parte non è possibile prevedere se qualcuno di loro riuscirà effettivamente a strappare una medaglia agli altri battaglioni, dall’altra è certo che saranno, queste, le ultime Olimpiadi del 37enne di Glasgow.
Murray, una volta archiviata la parentesi sull’erba, si dedicherà unicamente alla preparazione in vista dei Giochi. “Non penso che competerò in altri tornei dopo i giochi olimpici – ha detto nei giorni scorsi – Ormai ho deciso: ritengo che la cosa giusta sia salutare a Wimbledon o a Parigi 2024. Ho avuto esperienze impressionanti in entrambi gli eventi e ho avuto l’opportunità di partecipare alla quinta Olimpiade, è ciò che mi rende felice e mi motiva a continuare a gareggiare in questo momento”.
Tutto dipenderà, in ogni caso, da come si sentirà e da come andranno i prossimi appuntamenti in programma. È sulla base di essi che Murray deciderà il da farsi, ma ormai è assodato. Preparate i fazzoletti: un altro addio molto commovente si profila all’orizzonte.
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