Anche se mancano oltre sei mesi all’avvio della stagione 2025, in Ducati ci si prepara alle possibili frizioni nel box del team Lenovo
Qualcuno inizia a porsi la domanda seriamente, non più solo per scherzo o per provocazione: “Ma chi glielo ha fatto fare a Ducati?”. Il riferimento, ovviamente, è alla scelta della casa di Borgo Panigale di affidare a Marc Marquez – e non a Jorge Martìn, già leader del mondiale, e tantomeno ad Enea Bastianini, che quel ruolo già lo occupa – la posizione di compagno di squadra di Pecco Bagnaia nelle due prossime stagioni in MotoGP.
Com’è noto, la decisione dei vertici Ducati non è stata affatto semplice. È stata sofferta perché da un lato non si potevano ignorare gli straordinari risultati del 26enne spagnolo, ancora in testa al mondiale piloti e già pilota nel team satellite Prima Pramac Racing.
Dall’altro però, ciò che ha dimostrato di poter fare il Cabroncito pur guidando una moto assolutamente inferiore non solo a quella di Pecco ma anche alla Desmosedici di Martìn, ha fatto capire una cosa: Marquez è il più forte. Marquez fa ancora la differenza. Marquez è davvero un valore aggiunto grazie al suo innegabile talento in pista.
Ecco che allora, dopo un conciliabolo durato mesi, Gigi Dall’Igna e Davide Tardozzi – rispettivamente Direttore generale e sportivo di Ducati Corse – hanno finito di sfogliare la margherita: e Marquez sia. Coi relativi pericoli che da più parti gli addetti ai lavori e la stampa iniziano ad evidenziare.
Abbiamo finora solo accennato ai pericoli connessi con la convivenza tra un bicampione del mondo – ancora in corsa per fare tripletta, tra l’altro – e un otto volte iridato nello stesso box. L’ex pilota Alex Crivillé, tanto per citare uno di quelli che hanno parlato del nuovo super team in Factory, ha già fatto riferimento all’immagine dei ‘due galli nello stesso pollaio’. Alludendo poi alla possibilità che sia lo spagnolo, già noto per la sua aggressività in pista, talvolta distruttiva per gli altri, possa ‘mangiarsi’ il rivale.
Un pericolo, quello insito nello stile di guida del 31enne di Cervera, che in qualche modo è stato già messo in conto perfino da coloro che dominano la scena nel box Lenovo. È il caso del già citato Tardozzi che, dopo aver ribadito che la priorità nelle scelte sullo sviluppo della moto sarà appannaggio del piemontese, ha voluto ‘lanciare’ un avvertimento a Marquez. Le parole, rilasciate al portale GPOne.com, suonano come un vero e proprio monito.
“Sia dal punto di vista tecnico che gestionale, Marc sa benissimo che arriverà nel giardino di Bagnaia, quindi entrerà in punta di piedi. Sono sicuro che camminerà con attenzione, cercando di capire da subito come si lavora qui”. Auguri, Ducati…
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