Un attacco durissimo che nessuno avrebbe potuto aspettarsi: il protagonista ha disintegrato il pilota, scoppia il caos in casa Red Bull
Il Mondiale di Formula 1 sta lasciando una traccia interessante che vede Max Verstappen continuare a dominare, nonostante la concorrenza siano nettamente più vicina che in passato. Il talento olandese, a Montreal, ha ribadito la superiorità della Red Bull.
Una Red Bull in netto vantaggio nella classifica costruttori anche se i palesi miglioramenti di McLaren e Ferrari sono sotto gli occhi di tutti. Rispetto al passato, infatti, non è un mistero che delle 9 gare disputate in tre occasioni il figlio di Jos abbia finito per non vincere. Prima Sainz a Melbourne, poi Norris a Miami ed infine Leclerc a Montreal. E a beneficiarne, in tal senso, è certamente lo spettacolo. Ma l’annata è lunga e tutto può ancora succedere.
Elogi, tanti, per la Scuderia di Milton Keynes anche se nelle ultime ore in casa Red Bull è venuta a galla una critica davvero molto dura che nessuno si sarebbe mai aspettato di sentire. Dopo il GP di Montreal dove le due Ferrari hanno chiuso con un doppio ritiro agghiacciante il weekend canadese, ha parlato uno dei grandi protagonisti e lo ha fatto con delle dichiarazioni a dir poco dure. Nel mirino, uno dei piloti al centro dell’attenzione dopo le recenti prestazioni.
Red Bull, attacco shock: “Vuole fare davvero il pilota?”
Il portale spagnolo ‘Estadiodeportivo.com’ ha riportato le parole di Helmut Marko che, dopo il GP di Montreal, non ha risparmiato un’asprissima critica nei confronti di Lance Stroll. Il pilota dell’Aston Martin, figlio del proprietario Lawrence, è stato letteralmente demolito dall’austriaco.
Su Stroll, che ha chiuso al settimo posto dietro al compagno di scuderia Alonso, il consigliere strategico della Red Bull non è stato affatto tenero. Tutt’altro. “Mi chiedo se Lance Stroll voglia veramente fare il pilota e se stia lavorando duramente per ottenere buoni risultati”, ha esordito Marko che ci ha messo poco a rincarare la dose. Al centro della critica la costanza che manca decisamente al pilota dell’Aston Martin.
“Ha fatto delle gare molto buone ed altre molto normali”, ha concluso Marko ponendo dei seri dubbi non tanto sulle qualità del ragazzo quanto sulla sua volontà di mettersi a lavorare sodo per trovare con merito il suo spazio in Formula 1. Indipendente dalle voci, parecchio scomode, che parlano chiaramente di ‘meriti’ dovuti al fatto che sia il figlio del proprietario della scuderia per cui corre.
Stroll in questa stagione ha conquistato solo 17 punti, rispetto ai 41 ottenuti dal suo più esperto compagno di team Fernando Alonso, reduce dal recente rinnovo fino al 2026 con Aston Martin. Il suo miglior piazzamento è stato a Melbourne, sesto, una delle uniche due occasioni in cui si è piazzato davanti all’asturiano: solo ad Imola è riuscito a ripetersi, poi si è sempre piazzato alle spalle di Alonso.